Nascosto tra le lussureggianti colline toscane, il Castello di Sammezzano si erge come un gioiello di architettura moresca, incantando gli occhi e la mente di chiunque posa lo sguardo su di esso. Con le sue torri maestose e i dettagli intricati, questo castello racconta una storia ricca di fascino, mistero e leggenda.
Costruito nel XVI secolo su un sito che risale all’epoca romana, il Castello di Sammezzano ha attraversato numerosi proprietari e trasformazioni nel corso dei secoli. Tuttavia, è nel XIX secolo, quando il castello passò nelle mani del Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che la sua vera magnificenza fu rivelata. Il marchese, affascinato dall’arte moresca, trasformò il castello in un capolavoro di design orientale, decorando ogni stanza con intricati motivi geometrici, arabeschi e colori vivaci.
Ma il fascino del Castello di Sammezzano non si limita alla sua straordinaria architettura. Leggende e storie avvolgono le sue mura antiche, dalle storie di amori proibiti alla presenza di fantasmi che si dice infestino i suoi corridoi silenziosi. Queste leggende, sebbene avvolte nel mistero, aggiungono solo ulteriore fascino e allure al castello.
“Un Tesoro di Biodiversità nel Cuore del Castello”
Il Castello ed il suo Parco Storico costituiscono davvero un unicum di notevolissimo valore storico-architettonico ed ambientale. Il Parco vi contribuisce considerevolmente con un patrimonio botanico inestimabile formato non solo dalle specie arboree introdotte ma anche da quelle indigene. Tra le prime le più conosciute sono senza dubbio le sequoie della California che hanno trovato a Sammezzano condizioni ideali, come dimostrato dalle notevoli dimensioni raggiunte da questi alberi in soli 150 anni. Fra queste la Sequoia Gemella alta più di 50 metri e con uno circonferenza di 8,4 metri, che fa parte, tra gli alberi monumentali d’Italia, della ristretta cerchia dei 150 alberi di eccezionale valore ambientale o monumentale. Tra le specie indigene meritano di essere citate numerose specie di querce: il leccio, la farnia, il cerro, la roverella e, altra rarità, la sughera
Purtroppo, nonostante la sua storia affascinante e la sua bellezza mozzafiato, il Castello di Sammezzano non è attualmente aperto al pubblico. Dopo anni di abbandono, il castello è stato chiuso per motivi di sicurezza, rendendo impossibile l’accesso ai visitatori. Tuttavia, nonostante le sue attuali condizioni, il Castello di Sammezzano continua ad esercitare un’attrazione irresistibile su coloro che sognano di esplorare i suoi misteri e segreti.
In attesa che il castello possa essere riaperto al pubblico, possiamo solo immaginare le meraviglie che si nascondono dietro le sue porte chiuse e sognare di un giorno poter camminare nei suoi corridoi, immergendoci nella sua storia millenaria e nel suo fascino senza tempo.
Per saperne di più:
• Comitato FPXA www.sammezzano.org
• Save Sammezzano www.savesammezzano.com