Percorrendo la linea ferroviaria lenta fra Arezzo e Firenze, poco prima del capoluogo toscano si trova la stazione di Sant’Ellero. In pochi sanno che da qui, negli anni a cavallo fra l’800 e il 900, partiva un treno a cremagliera che dal fondo valle raggiungeva una località turistica molto in voga in quel periodo: Vallombrosa e il Saltino.
Questo progetto ambizioso fu voluto e concretizzato dal conte Giuseppe Telfener, che oltre ad essere ingegnere, costituì la “Società Anonima per la Ferrovia Sant’Ellero – Saltino”. Il progetto, presentato nel novembre 1891, fu rapidamente approvato e i lavori iniziarono il 23 maggio 1892, concludendosi il 20 settembre dello stesso anno. Grazie a un sussidio governativo e sovvenzioni della Provincia di Firenze e del Comune di Reggello, il trenino a cremagliera divenne realtà.
Il treno partiva dalla stazione di Sant’Ellero e arrivava al Saltino, con fermate intermedie a Donnini e Filiberti per il rifornimento di acqua e carbone. Dopo l’inaugurazione, Vallombrosa e il Saltino registrarono un boom turistico. Fu costruito un grande albergo per ospitare il crescente numero di vacanzieri, tra cui personalità illustri come John Milton, che dedicò versi del suo “Paradise Lost” a Vallombrosa, e Gabriele D’Annunzio, che nel 1898 descrisse il paesaggio da un balcone panoramico al Saltino con parole poetiche.
Il Grand Hotel Vallombrosa diventò un punto di riferimento per l’ospitalità di lusso. Tuttavia, l’attività della ferrovia toccò il culmine nel 1910 e iniziò a declinare già nel 1913 con il trasferimento dell’Istituto Forestale a Firenze e l’arrivo della Prima Guerra Mondiale. Il flusso di turisti calò drasticamente e il prezzo del carbone aumentò. Si tentò di utilizzare la lignite estratta a Santa Barbara, ma con scarsi risultati. Le corse del treno per Vallombrosa ripresero solo nel 1919, ma il progressivo diffondersi dell’automobile e l’istituzione dei primi servizi di pullman segnarono la crisi definitiva della ferrovia. Nel 1920 la linea rimase inattiva e l’ultima corsa fu effettuata il 18 aprile 1924.
Oggi, il percorso della vecchia ferrovia è stato in parte trasformato in un sentiero escursionistico che permette ai visitatori di rivivere le emozioni di un tempo, godendo di spettacolari viste sulle colline toscane e immergendosi nella storia e nella natura del luogo. Visitare il Saltino significa immergersi in un’atmosfera che ha affascinato viaggiatori per secoli, tra le bellezze della Toscana e le memorie del Grand Tour.