​​La Pieve di San Pietro a Pitiana: Un Tesoro Romanico nella Campagna Toscana​​

Immersa nella quiete della campagna toscana, lungo l’antica via Cassia, si trova la Pieve di San Pietro a Pitiana, nel comune di Reggello. Questa chiesa, di origine romanica, è un gioiello architettonico e storico, che conserva al suo interno due dipinti di Ridolfo del Ghirlandaio risalenti al XVI secolo. Il portico cinquecentesco e una lapide che ricorda la composizione della “Theologia Platonica” di Marsilio Ficino (1469-1474) aggiungono ulteriore fascino a questo luogo di culto.

Fondata probabilmente prima dell’anno Mille, la pieve è menzionata in documenti storici già dal 1028. Nel XIII secolo, la Pieve di Pitiana contava dieci chiese suffraganee, dimostrando la sua importanza nella regione. La torre campanaria, già esistente nel 1128, si pensa avesse originariamente una funzione difensiva.

Durante il XIV secolo, il Beato Giovanni delle Celle fu rinchiuso qui per espiare una grave colpa. Nel corso del XVI secolo, la chiesa subì importanti trasformazioni, tra cui la costruzione del portico e l’adozione della struttura a croce latina nel 1631. Il rosone centrale, che risale a questo periodo, conferisce alla facciata un carattere distintivo.

L’interno della chiesa, dopo il restauro del 1888, presenta oggi una singola navata, ma conserva nella muratura i resti dell’originale impianto a tre navate con pilastri. La torre campanaria, con due ordini di bifore e monofore, è un elemento architettonico di grande interesse. All’interno, si possono ammirare due tavole attribuite alla scuola del Ghirlandaio: l’Annunciazione di Maria Vergine e la Madonna col Bambino con San Benedetto e San Agostino. Di rilevante interesse è anche il tabernacolo in pietra serena, risalente al 1300 circa.

La Pieve di Pitiana è anche legata a un’affascinante storia di recupero artistico: nel 1991, una pala attribuita al Ghirlandaio, rappresentante la Madonna del Rosario con Bambino e i santi Giovanni e Agostino, è stata recuperata dai Carabinieri dopo tre anni di ricerche. L’opera, che era stata venduta illegalmente nel 1946, è stata ritrovata in una bottega antiquaria di Firenze.

La facciata della chiesa, piuttosto sobria, è preceduta da un loggiato del XVI secolo sorretto da quattro colonne, mentre al secolo precedente risalgono gli stemmi dei Cavalcanti e di Santa Maria Nuova. Dal sagrato della chiesa, i visitatori possono godere di una magnifica vista sul Valdarno, rendendo la Pieve di San Pietro a Pitiana una tappa imperdibile per chi visita Reggello e i suoi dintorni.

Le visite alla pieve sono possibili su richiesta e previa disponibilità, offrendo un’esperienza intima e suggestiva di uno dei tesori nascosti della Toscana.