Vallombrosa è un un luogo che cattura i cuori di coloro che vi pongono piede.
La foresta con la sua bellezza incontaminata e la sua storia antica, è un tesoro naturale che ispira meraviglia e contemplazione.
Vallombrosa situata a circa 10 km da Reggello e poco più di 30 da Firenze, ma sembra appartenere a un mondo a parte. Incastonata nel versante occidentale della catena montuosa del Pratomagno e si estende per una superficie di 1279 ettari ad altitudini comprese tra i 450 e i 1450 m s.l.m. Quando si arriva qui, l’aria diventa più fresca, il profumo di pini e castagni riempie i sensi e il tempo sembra rallentare.
Il nome Vallombrosa deriva dall’italiano “Vallis umbrosa”, che significa “valle ombrosa”, ed è proprio qui che inizia la magia di questo luogo. La foresta è un rifugio per la flora e la fauna che la abitano e un luogo dove riconnettersi con la natura e con la spiritualità per l’uomo.
La Biodiversità Unica
La foresta di Vallombrosa è un luogo di bellezza e storia ma anche un santuario per la biodiversità. Al suo interno, si trovano molte specie di flora e fauna uniche. I cervi, i cinghiali e gli scoiattoli si muovono liberamente tra gli alberi, mentre aquile e falchi volteggiano sopra le cime.
La flora della foresta di Vallombrosa si distingue principalmente in due aree:
nella parte inferiore della foresta si trovano boschi di pino nero, castagno e cerro mentre intorno all’Abbazia prevalgono i boschi di abete bianco.
In prossimità del crinale la specie forestale dominante è il faggio utilizzato in passato per la produzione di carbone. Molto belle e interessanti e formazioni a leccio, orniello ed erica, presenti sui costoni rocciosi esposti a sud ovest, e le numerose stazioni di agrifoglio, diffuse in gran parte della foresta… e anche l’albero più alto d’Italia!
Nella foresta di Vallombrosa hanno trovato casa tanti animali, la sua fauna è abbondante e con attenzione e rispetto non sarà difficile avvistare, tra i mammiferi presenti, il capriolo, il cinghiale, il daino, la donnola, ma anche la faina, il ghiro, l’istrice, la lepre, il riccio, lo scoiattolo, il tasso, la volpe mentre non sarà facile vederlo ma Vallombrosa è casa anche per il lupo.
Alzando gli occhi al cielo o tra le fronde potrete vedere le numerosissime specie di uccelli, i vari picchi e fringillidi ma anche rapaci diurni e notturni come il gheppio, la poiana, il falco pecchiaiolo, la civetta, il gufo comune ed anche il raro gufo reale.
L’ecosistema delle sorgenti d’acqua che è veramente sorprendente. La foresta ospita numerose sorgenti di acqua pura e cristallina, le cui acque si mescolano armoniosamente con il paesaggio circostante. Queste sorgenti sono vitali per la sopravvivenza di molte specie di piante e animali, e contribuiscono a mantenere Vallombrosa come un gioiello di biodiversità.
Vallombrosa ospita anche uno dei più noti arboreti sperimentali d’Europa, nel quale convivono, in perfetto equilibrio, più di 3000 esemplari di oltre 1300 tipologie, appartenenti a 85 generi e provenienti da diverse parti del mondo.
La Storia e la Spiritualità
La storia di Vallombrosa è intrecciata con il monastero benedettino che sorge qui da più di mille anni. I monaci vallombrosani, con il loro impegno nella preghiera e nell’agricoltura, hanno contribuito a plasmare la foresta e a proteggerne la bellezza naturale. Ancora oggi, il monastero e la sua chiesa sono un luogo di riflessione e spiritualità.
Per chiunque visiti Vallombrosa, la presenza di questo monastero è tangibile. Le mura antiche emanano una sensazione di pace e i chiostri silenziosi invitano alla contemplazione. Anche se si è lontani dalla fede religiosa, è difficile non essere toccati dalla serenità che permea il luogo.
Un Luogo di Ispirazione
Vallombrosa è un luogo che ispira. La sua bellezza naturale, la sua storia avvolta di spiritualità e la sua ricchezza di biodiversità parlano direttamente al cuore umano. È un luogo che invita alla riflessione e alla gratitudine per la meraviglia della natura.
Da sempre Vallombrosa è meta di pellegrini, viandanti, turisti. Nei ‘registri dei forestieri’ si trovano molti nomi celebri di letterati e artisti, da John Milton a Frédéric Chopin, che nel corso del loro “Grand Tour”, tra il 1600 e il 1800 hanno visitato l’abbazia benedettina e ne sono stati inevitabilmente conquistati, lasciandone traccia nelle loro opere.
Visitare Vallombrosa è come intraprendere un viaggio nel tempo e nello spazio, dove la natura abbraccia l’anima e ci ricorda la sua straordinaria capacità di ispirare. Che tu sia un moderno esploratore della natura, un cercatore di pace interiore o semplicemente un viaggiatore curioso, Vallombrosa ti accoglierà con il suo calore e la sua ispirazione senza tempo.
Raggiungere Vallombrosa:
in auto
in bici
a piedi
Sentieri e Percorsi:
Iniziative ed Eventi: